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biografia

Marco Sandrini è nato a Parma nel 1954 ed attualmente vive ed opera a Traversetolo.

Ha partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali dove ha sempre riscosso il più vasto consenso del pubblico e della critica qualificata.

“Fin da ragazzo amavo disegnare e dipingere ed era forte in me l'esigenza di esprimere le mie più intime emozioni attraverso la pittura. Alle scuole medie ho avuto come insegnante di educazione artistica il pittore Lucio Brugliera che con i suoi consigli e utili insegnamenti, non solo mi ha spronato a continuare, ma è stato di continuo stimolo per la mia creatività di adolescente. Da allora non ho mai smesso di dipingere, sperimentando tecniche e materiali diversi (olio, acrilico, resine, sostanze naturali, ecc.). La mia pittura spazia dal paesaggio alla figura, dai ritratti alle nature morte,  fino alle ultime creazioni di natura informale”.
 

Il paesaggio ha in Sandrini una cromìa nata da sensazioni umorali; in quale angolo di mondo collocare queste realtà evanescenti? Forse nella memoria di tempi immaginari, che si esprime con un linguaggio socchiuso appena, ripensato e sposato alla poesia delle realtà più intime.
(G. Esse)

L' itinerario di Marco Sandrini si inerpica lungo i sentieri di una solinga meditazione dei fatti di natura, alla ricerca di quel lirismo impalpabile e sussurrato  che permea ogni ambienza naturistica, sollecitato da stimolazioni tonali che risalgono come in un sottile sottofondo di anfratti metodici di nebulose e quasi inavvertite presenze. Simile spinta declaratoria di una labilità così ambigua si esalta nelle campiture delicate,soffuse di stemperata e nebulosa circospezione, alonate da impulsi mirati verso la ricerca di una luce catartica, avvinte da un'atmosfera che affonda le sue stimolazioni in quella poetica padana che solo pochi pittori riescono a sentire e a ritrasmettere come il Sandrini. La poesia visiva del Sandrini riesce quindi a coinvolgere la presenza totale dell'uomo disancorandolo da miti e indirizzi e condizionamenti che lo distolgono dall'ammirare, sentire e partecipare il bello che lo circonda, dono irripetibile e insuperabile della natura! Ecco spiegato il senso e la necessità del colore che trova in Sandrini un attento, perspicace e sapiente conduttore, un elegante e misurato dosatore di note, un efficace e stimolante presentatore di un valido messaggio.
(Licinio Boarini)

 

Tutto è colore nell'aria, nel respiro dell'universo di Marco Sandrini: nubi, cieli si confondono con la terra rubandosi volteggi di emozioni, sapienti evoluzioni cromatiche. E' abilissimo a cogliere la visione evocativa e struggente, l'atmosfera impregnata di vibrazioni luminose alla Turner, ma i suoi spazi sono mansueti, distesi tra albe e crepuscoli, vagabondaggi in solitario tra morbide colline, nebbie avvolgenti e rive di fiumi. Si ferma la vita in fotogrammi densi, carichi di memoria, panorami dove il cuore si unisce alla natura con tutti i suoi umori. Ci si perde per un attimo e per sempre nelle alchimie della luce, oltre, più in là del brivido caldo di elementi fusi, di una suggestione romantica, altrove. Dentro al mistero della bellezza.

(Manuela Bartolotti Ablondi)

Sono i corpi magmatici e metaforici di Max Ernst la prima evocazione del Sandrini artista informale, sperimentatore che disossa e imbalsama creature animali e vegetali per lasciare sulla tela lo slancio, la forza, l'impeto fremente. Da qualche parte incontra anche Kandinskij in un'astrazione energica, volitiva che si fa tuttavia più potente quando condensa in sé non solo linee di forza e un cromatismo dinamico, ma la materia. Allora i suoi paesaggi romantici, le sue vedute figurative, già prima scosse da un'interna inquietudine, si fanno spessori informi con l'aggiunta di sostanze ricvate dalla natura. I cieli di un tempo, fumosi, atmosferici alla Turner mutano in onde travolgenti di colore mentre le composizioni passano dall'astrazione alla surrealità, dal furor espressionista ad un'armonia lirica, incantata. Gli objets trouvés diventano sogni lunari alla Ernst della Grande Foresta, le geometrie kandiskiane sono ricomposte partendo dal mondo circostante (legno modellato dall'acqua del fiume o del mare, pezzi di corteccia, ferro arrugginito, spugne marine, favo d'api, aculei d'istrice, parti d'insetti). E' come se Sandrini rielaborasse il Surrealismo di Ernst, il Futurismo di Carrà e l'Astrazione di Kandinskij in opere nuove e materiche, aggiungendovi un vitalismo romantico che non l'ha mai abbandonato e utilizzando prevalentemente elementi naturali morti, secchi, inanimati, che rivivono nei suoi quadri dando origine a scenari nuovi, personalissimi, carchi di energia e di poesia. Anche le dimensioni contenute delle opere, insolite rispetto ad un tipo di espressione artistica che predilige i grandi formati, è originale e contribuisce a concentrare queste visioni. Sono intuizioni intense che schiudono emozioni, ricordi, impressioni andando oltre la loro apparenza, oltre la realtà oggettiva e il limite della loro forma per condurci lontano, come la siepe dell'Infinito leopardiano oppure addirittura rimandano indietro, alle loro origini, al prima dell'esser relitti, prima del naufragio dell'esistenza, ricondotti alla bellezza primordiale, all'essenzialità che ha in potenza l'intero universo.
(Manuela Bartolotti Ablondi)

premi e riconoscimenti

Trofeo Artistico

1° classificato «Incontro Culturale Artistico» Marche – Abruzzo – Umbria-
Emilia Romagna - Fano – Ancona

Coppa «Città di Abbiategrasso»

Premio Internazionale di Pittura – Milano

Coppa Artistica

Concorso Nazionale di Pittura «Colli Euganei» Padova

Targa d'Argento

Concorso Nazionale di Pittura «Novadomus» Ciano d'Enza ( RE)

Trofeo Artistico

2° Classificato – Concorso Nazionale di Pittura «Evasio Colli» Parma

Trofeo Master

Premio Nazionale di Pittura «Centro Culturale Artistico San Marco» Milano

Targa d'Argento

Premio Nazionale di Pittura «Natale del Pittore» Varese

Coppa

Concorso Nazionale di Pittura «Mille Pini» Pellegrino Parmense (PR)

Coppa

Concorso Internazionale di Pittura «Annuario Nazionale d'Arte Contemporanea ENFAC Torino

Coppa

Concorso Nazionale di Pittura «Adolfo Mattielli» Città di Soave – Verona

Premio Acquisto

2° Classificato – Premio di Pittura Estemporanea «Renato Brozzi» Traversetolo (PR)

Coppa

4° Classificato – Concorso Nazionale di Pittura «Trofeo Città di Montecavolo» (RE)

Medaglia d'Oro

Concorso Nazionale di Pittura «Trofeo Canossa d' Oro» Ciano d'Enza (RE)

Medaglia d'Oro

Concorso Nazionale di Pittura «Petrarca d'Oro» Trinità (RE)

Medaglia d'Oro

Concorso Nazionale di Pittura «Cavallino d'Oro» Polesine Parmense (PR)

Targa d'Argento

4° Classificato – Concorso di Pittura «Giornata dell'Amicizia» Quattro Castella (RE)

Medaglia d'Argento

Concorso Nazionale di Pittura «Mille Pini» Pellegrino Parmense (PR)

Medaglia d'Oro

Concorso Nazionale di Pittura «Novadomus» Ciano d'Enza (RE)

Medaglia d'Argento

Concorso Nazionale di Pittura «Cavallino d'Oro» Polesine Parmense

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